Le grandi biografie del cinema
Johnny Cash – “Walk the line” – James Mangold, 2005
Il film racconta la storia del cantante folk Johnny Cash, un mito americano e della turbolenta storia d’amore con June Carter. Nel 1968 il chitarrista Johnny Cash deve fare un concerto nella prigione di Folsom, ma prima, osservando una sega circolatre rievoca tutta la sua vita. Tratto dai libri autobiografici dello stesso Cash. Premio Oscar peer Reese Whiterspoon.
Amelia Earhart – “Amelia” – Mira Nair, 2009
Viene narrata parte della vita della famosa pioniera dell’aviazione femminile Amelia Earhart. Amelia è stata la prima donna aviatrice a compiere la trasvolata dell’Atlantico in solitaria. Nel tentativo di trasvolare il Pacifico, invece, di lei si perdono le tracce.
Georges Méliès – “Hugo Cabret” – Martin Scorsese, 2011
Georges Méliès viene universalmente considerato tra i padri del cinema per aver inventato la regia cinematografica, il montaggio e il cinema fantastico e fantascientifico, con i primi effetti speciali, come la sostituzione e l’esposizione multipla, la dissolvenza e il colore.
La prima guerra mondiale segnò un brusco calo di interesse per i suoi film, motivo per cui decise di distruggere tutta la sua produzione. Nel 1925 lo ritroviamo in un chiosco di dolci e giocattoli alla stazione di Montparnasse…
Ipazia – “Agorà” – Alejandro Amenabar, 2009
Ipazia visse ad Alessandria d’Egitto nel IV secolo. Fu matematica e astrofisica, figlia del matematico Teone; scrisse 13 libri di commento all’aritmetica di Diofanto, 8 volumi sulle coniche di Apollonio riguardanti le orbite dei pianeti; un volume su Euclide e Tolomeo; raccolse le tavole dei corpi celesti. Realizzò sofisticati strumenti come il planisfero, l’idroscopio e l’astrolabio piatto, per calcolare la posizione dei pianeti. Non abbracciò mai la religione cristiana e perciò fu perseguitata e infine uccisa e fatta a pezzi da fanatici cristiani nel 415.
Forse perché rappresentava un pericoloso modello alternativo di donna?
Abebe Bikila – “L’Atleta” – Abebe Bekila, Davey Frankel, Rasselas Lakew, 2009
Abebe Bikila è una leggenda sportiva ed è considerato un eroe nazionale. Vincendo la maratona a piedi scalzi, questo sconosciuto figlio di contadini diede una lezione agli atleti che facevano uso delle migliori tecnologie. Con la sua corsa leggera conquistò la capitale del paese dei conquistatori della sua Etiopia.
Purtroppo la sua vita fu devastata da un grave incidente stradale che lo privò dell’uso delle gambe. Cercò di trovare altre strade per continuare lo sport ma una emorragia lo portò via per sempre a 41 anni.
“Sono una giornalista. Nessuno spara al messaggero. Nessuno spara a un reporter.”
Queste parole Veronica Guerin le disse un anno prima di essere assassinata da un sicario.
Divenne nota per essersi opposta al narcotraffico, negli anni in cui in Irlanda era una emergenza sociale gravissima, e non esitò a denunciare i trafficanti con le sue inchieste.
Ancora una donna che ha pagato con la morte il suo coraggio.
Dalai Lama – “Kundun” – Martin Scorsese, 1997
Il Dalai Lama (Tenzin Gyatso, nato nel 1935) è un monaco buddhista tibetano. È la massima autorità spirituale del Buddhismo tibetano e (fino al 2011) anche Capo del Governo tibetano in esilio del Tibet.
Dal 1959, a causa dell’occupazione politica e militare del Tibet da parte della Cina risiede a Dharamsala, nello Stato di Himachal Pradesh, nel nord dell’India
Tenzin Gyatso ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1989 per la resistenza non violenta contro la Cina. Ancora detentore della propria autorità religiosa, oltre a insegnare il Buddhismo in tutto il mondo, guadagnandosi stima e rispetto in buona parte dei Paesi esteri, sostiene i rifugiati tibetani nella costruzione dei templi e nella salvaguardia della loro cultura.
Frida Khalo – “Frida” – Julie Taymor, 2002
Attirata dalla giovinezza dalle idee socialiste e rivoluzionarie,
a 18 anni ebbe un incidente su un tram a cui sopravvisse miracolosamente e che la costrinse a subire ben 32 operazioni.Costretta a letto per lunghi periodi, inizia a dipingere soprattutto autoritratti infrangendo gli stereotipi dell’epoca relativi al corpo e alla sessualità femminile. La sua pittura diventa una vera e propria narrazione del suo dolore. Sposa per 2 volte Diego Rivera, il più grande pittore messicano, ma in conseguenza dell’incidente è costretta ad abortire per 4 volte.
Maria Curie – “Madame Curie” – Marvin Leroy, 1943
MARIE Sklodowska-CURIE, costretta a emigrare dalla Polonia (allora in Russia) perché alle donne non erano permessi gli studi superiori, emigrò in Francia. Sola, donna ed emigrata si laureò in fisica e in matematica.
Prima donna a insegnare alla Sorbona, prima donna (e unica) a ricevere per due volte il premio Nobel in due discipline diverse, dovette anche lei abbattere i pregiudizi maschili verso le donne nel campo scientifico e non.
Le grandi biografie del cinema
Il film racconta la storia del cantante folk Johnny Cash, un mito americano e della turbolenta storia d’amore con June Carter. Nel 1968 il chitarrista Johnny Cash deve fare un concerto nella prigione di Folsom, ma prima, osservando una sega circolatre rievoca tutta la sua vita. Tratto dai libri autobiografici dello stesso Cash. Premio Oscar peer Reese Whiterspoon.
Amelia Earhart – “Amelia” – Mira Nair, 2009
Viene narrata parte della vita della famosa pioniera dell’aviazione femminile Amelia Earhart. Amelia è stata la prima donna aviatrice a compiere la trasvolata dell’Atlantico in solitaria. Nel tentativo di trasvolare il Pacifico, invece, di lei si perdono le tracce.
Georges Méliès – “Hugo Cabret” – Martin Scorsese, 2011
Georges Méliès viene universalmente considerato tra i padri del cinema per aver inventato la regia cinematografica, il montaggio e il cinema fantastico e fantascientifico, con i primi effetti speciali, come la sostituzione e l’esposizione multipla, la dissolvenza e il colore.
La prima guerra mondiale segnò un brusco calo di interesse per i suoi film, motivo per cui decise di distruggere tutta la sua produzione. Nel 1925 lo ritroviamo in un chiosco di dolci e giocattoli alla stazione di Montparnasse…
Ipazia – “Agorà” – Alejandro Amenabar, 2009
Ipazia visse ad Alessandria d’Egitto nel IV secolo. Fu matematica e astrofisica, figlia del matematico Teone; scrisse 13 libri di commento all’aritmetica di Diofanto, 8 volumi sulle coniche di Apollonio riguardanti le orbite dei pianeti; un volume su Euclide e Tolomeo; raccolse le tavole dei corpi celesti. Realizzò sofisticati strumenti come il planisfero, l’idroscopio e l’astrolabio piatto, per calcolare la posizione dei pianeti. Non abbracciò mai la religione cristiana e perciò fu perseguitata e infine uccisa e fatta a pezzi da fanatici cristiani nel 415.
Forse perché rappresentava un pericoloso modello alternativo di donna?
Abebe Bikila – “L’Atleta” – Abebe Bekila, Davey Frankel, Rasselas Lakew, 2009
Abebe Bikila è una leggenda sportiva ed è considerato un eroe nazionale. Vincendo la maratona a piedi scalzi, questo sconosciuto figlio di contadini diede una lezione agli atleti che facevano uso delle migliori tecnologie. Con la sua corsa leggera conquistò la capitale del paese dei conquistatori della sua Etiopia.
Purtroppo la sua vita fu devastata da un grave incidente stradale che lo privò dell’uso delle gambe. Cercò di trovare altre strade per continuare lo sport ma una emorragia lo portò via per sempre a 41 anni.
“Sono una giornalista. Nessuno spara al messaggero. Nessuno spara a un reporter.”
Queste parole Veronica Guerin le disse un anno prima di essere assassinata da un sicario.
Divenne nota per essersi opposta al narcotraffico, negli anni in cui in Irlanda era una emergenza sociale gravissima, e non esitò a denunciare i trafficanti con le sue inchieste.
Ancora una donna che ha pagato con la morte il suo coraggio.
Dalai Lama – “Kundun” – Martin Scorsese, 1997
Il Dalai Lama (Tenzin Gyatso, nato nel 1935) è un monaco buddhista tibetano. È la massima autorità spirituale del Buddhismo tibetano e (fino al 2011) anche Capo del Governo tibetano in esilio del Tibet.
Dal 1959, a causa dell’occupazione politica e militare del Tibet da parte della Cina risiede a Dharamsala, nello Stato di Himachal Pradesh, nel nord dell’India
Tenzin Gyatso ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1989 per la resistenza non violenta contro la Cina. Ancora detentore della propria autorità religiosa, oltre a insegnare il Buddhismo in tutto il mondo, guadagnandosi stima e rispetto in buona parte dei Paesi esteri, sostiene i rifugiati tibetani nella costruzione dei templi e nella salvaguardia della loro cultura.
Frida Khalo – “Frida” – Julie Taymor, 2002
Attirata dalla giovinezza dalle idee socialiste e rivoluzionarie,
a 18 anni ebbe un incidente su un tram a cui sopravvisse miracolosamente e che la costrinse a subire ben 32 operazioni.Costretta a letto per lunghi periodi, inizia a dipingere soprattutto autoritratti infrangendo gli stereotipi dell’epoca relativi al corpo e alla sessualità femminile. La sua pittura diventa una vera e propria narrazione del suo dolore. Sposa per 2 volte Diego Rivera, il più grande pittore messicano, ma in conseguenza dell’incidente è costretta ad abortire per 4 volte.
Maria Curie – “Madame Curie” – Marvin Leroy, 1943
MARIE Sklodowska-CURIE, costretta a emigrare dalla Polonia (allora in Russia) perché alle donne non erano permessi gli studi superiori, emigrò in Francia. Sola, donna ed emigrata si laureò in fisica e in matematica.
Prima donna a insegnare alla Sorbona, prima donna (e unica) a ricevere per due volte il premio Nobel in due discipline diverse, dovette anche lei abbattere i pregiudizi maschili verso le donne nel campo scientifico e non.
Lo scopo della rassegna è di presentare personaggi che con le loro azioni e il loro coraggio hanno rappresentato e rappresentano tuttora un esempio per tutti noi. Si cercherà di evidenziare la loro influenza nella nostra vita quotidiana attuale.